venerdì 7 ottobre 2011

COME FUNZIONA IL CERVELLO?

Cervello e le sue aree
Per capire anche a grandi linee come funziona, il cervello (encefalo o sistema nervoso centrale SNC.) dobbiamo avere ben presente che si tratta di un organo del nostro corpo come il fegato, i reni e il cuore; come gli altri organi, il cervello è formato da cellule, in questo caso di neuroni, la cui attività produce funzioni generali complesse e funzioni più semplici.

Il pensiero cosciente è il prodotto più raffinato del cervello umano poiché ipotizza il coinvolgimento d’infiniti sistemi: una rete fittissima di collegamenti.

Una parola “chiave” per accedere al mistero del SNC è variabilità: gli oltre cento miliardi di neuroni del cervello umano (le cellule del fegato sono “appena cento milioni”) presentano un’incredibile varietà genetica, strutturale e funzionale; variabili sono inoltre le modalità di connessioni (sinapsi) con gli altri neuroni e l’organizzazione in gruppi funzionali analoghi (circuiti) collegati tra loro (rete di neuroni). Le sinapsi sono migliaia per ogni cellula.

Un fattore di sviluppo della variabilità è, poi, la plasticità neuronale, vale a dire la tendenza di sinapsi e circuiti neuronali a modificarsi in base alle prestazioni richieste da una certa attività, studio, lavoro, o da qualsiasi variazione dell’ambiente (adattabilità).
I neuroni, tanti quante le stelle della Via Lattea, parlano tra loro un linguaggio chimico, usando un vocabolario molto ricco di cui noi sino ad oggi conosciamo circa cinquanta voci quanto mai semplici: (serotonina, dopamina, noradrenalina e altri).

Queste sostanze consentono alle cellule di comunicare tra loro. Infatti, trasmettono i messaggi tra una cellula e l’altra in contatto con i recettori, veri e propri tasti di un’immensa tastiera.
I ricettori sono costituiti da proteine inserite nella membrana che avvolge la cellula.

I recettori, una volta stimolati dal neurotrasmettitore, attivano una cascata di reazioni chimiche all’interno della cellula che in comunicazione con altre cellule alla quale trasmette successive informazioni.

Il codice chimico costituisce forse il livello più facilmente comprensibile della funzionalità celebrale, tant’è che le acquisizioni recenti delle “neuroscienze” riguardano la sua interpretazione e manipolazione.

Sono emerse interessanti correlazioni tra caratteri e modi dell’attività mentale e combinazioni d’impulsi nervosi che si accendono in particolari zone del cervello. Appare oramai evidente che le reazioni emotive come gioia, ansia, tristezza, rabbia, depressione, amore e altro, dipendono dal funzionamento dei circuiti neuronali allo stesso modo in cui ne dipende il pensiero cosciente.

La grande sfida, allora, è di stabilire in che modo i neurotrasmettitori controllano i circuiti del cervello e come questa immensa “rete” sia all’origine dei fenomeni mentali.

In questo periodo gli psicofarmaci e altri sistemi di cura allopatica, hanno lo scopo di inserirsi nella comunicazione neuronale divenuta aberrante, si tratta ancora purtroppo di un modo ancora grezzo e poco evoluto per intervenire.

La medicina alternativa ad ogni modo nonostante sia considerata da molti ancora inutile per la cura di certe patologie, ha riscontrato invece essere efficace e priva di effetti collaterali se non quelli, di portare alla coscienza del paziente il problema per poterlo elaborare, dando così all’uomo la responsabilità di risolverlo.

In entrambi i casi, siamo ancora lontani dall’obiettivo, ma in attesa di nuove scoperte costituiscono un insostituibile strumento terapeutico.


Giovanni Carrieri

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